venerdì 13 gennaio 2017

GATTI CONTRO LOTTATORI DI SUMO


Questo libro è estremamente semplice nei presupposti come nello svolgimento, ed è probabilmente questo il suo punto di forza. Unisce due grandi passioni, apparentemente assai distanti, dei giapponesi: il sumo e i gatti.
Innanzitutto, che cos’è il sumo? Con circa duecento anni di storia alle spalle, il sumo è uno sport nato nei templi scintoisti che hanno contribuito a renderlo una disciplina ricca di rituali. Le regole degli incontri sono molto semplici: in un cerchio di terra battuta, coperti solo da mutandoni/cintura detti mawashi (parenti dei fundoshi, mutandoni formati da stoffa arrotolata), giganteschi atleti devono spingersi a vicenda fino a quando uno dei due non cade fuori dal cerchio.
Il volume Moru and Mugi, the Sumo Stable Cats (pubblicato nel 2016) si concentra su due placidi gattoni “adottati” da una palestra di lottatori di sumo. Silenti e comodamente sdraiati, i due osservano, con con simulata indifferenza tipicamente felina, quei pachidermi umani affrontarsi sul dojo durante gli allenamenti. Oppure vengono coccolati durante i momenti di pausa, abbracciati da quelle braccia possenti che si fanno improvvisamente delicate. In pratica, i due sono i re della palestra, viziati come solo i gatti possono essere. Esclusivamente foto a tutta pagina, accompagnati da brevissimi testi (in inglese e giapponese), che scorrono veloci ma divertano e consentono di getterà uno sguardo fugace sulla vita quotidiana dei lottatori di sumo.
In Italia il volume è acquistabile da fioridiciliegioadriana@gmail.com.





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