giovedì 31 agosto 2017

STORIE DI GUERRA


Un volume uscito diversi anni fa per D/Books in edizione italiana e oggi difficile da trovare. Ma se lo incontrate su qualche bancarella non fatevelo sfuggire.

Sono volumi come questi che svelano le potenzialità di un medium come il fumetto (o manga), che può essere semplice intrattentimento ma anche cronaca, reportage, denuncia sociale, racconto intimista, ecc. In "Kajimunugatai" (Racconti di vita e di morte portati dal vento), Susumu Higa trasforma in fumetti alcuni racconti di guerra, più precisamente la fine della Seconda guerra mondiale, ambientati sull'isola di Okinawa, facente parte dello Stato giapponese, ma in realtà con cultura e popolazione abbastanza differenti. I racconti assumono il valore di denuncia e di documento storico svelando i soprusi che, paradossalmente, gli abitanti hanno dovuto subire sia dall'esercito giapponese che da quello americano, a sottolineare che in guerra spesso vincitori e vinti non sono poi tanto diversi e che, alla fine, sono sempre i più deboli a subire le perdite maggiori. Higa non è un fumettista spettacolare, il suo tratto è un po' naif, quasi infantile quando si tratta di rappresentare gli uomini, dai volti semplicissimi e tutti molto simili. Le sue inquadrature sono limitate, e il più delle volte mostrano i personaggi frontalmente, come se filmati da una telecamera fissa. Anche la sceneggiatura non ha grandi sussulti, grazie a una sorprendente linearità. Eppure le sue storie funzionano, sembrano quasi documentari su carta da cui, senza falsi sentimentalismi o scene a effetto ma grazie a una semplicità intrinseca, emergono i drammi e le emozioni di persone vere.

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