mercoledì 25 luglio 2018

BURNING BLOOD


Masami Kurumada (1953) debutta nel mondo dei manga nel 1974. Dopo il classico apprendistato come assistente e qualche storia breve, realizza la sua prima serie di successo, Ring ni Kakero, incentrata sul giovane pugile Ryuji Takane. Nella successiva Fuma no Kojiro, racconta lo scontro tra due clan di ninja.
La popolarità dell’artista viene confermata nel 1986 grazie al manga Saint Seiya (in Italia conosciuto come I cavalieri dello Zodiaco), storia di leggendari cavalieri in armatura che difendono una principessa dalle forze del male, in scenari che devono molto alla mitologia greca. Il manga viene più volte trasformato in anime, rendendo Kurumada noto anche al di fuori del Giappone e i suoi cavalieri amati sia dal pubblico maschile sia da quello femminile, nonostante il manga fosse originariamente uno shonen.
Nell'opera successiva, dal titolo Bt'X, tornano gli eroi in armatura ma in un contesto fantascientifico. Il manga in questione è infatti ambientato nel futuro prossimo, ove il protagonista Kotaro è un luminare della robotica rapito dagli emissari dell'Impero meccanico. Per salvarsi deve trasformarsi in un combattente dalla parte del bene, indossando un'armatura tecnologica e cavalcando il pegaso robotico X.
In tempi recenti Kurumada si è dedicato al rilancio dei suoi personaggi più popolari, i Cavalieri dello Zodiaco, grazie a nuovi manga, prequel della vecchia serie, non sempre affidati alle sue cure.
A prescindere dalle serie e dalla loro ambientazione, in ogni manga di Kurumada emerge evidente la figura classica dell’eroe: un uomo tutto d’un pezzo, pronto a qualsiasi sacrificio pur di vedere trionfare i propri ideali. Il disegno, un po’ incerto agli esordi, si è fatto sempre più deciso e pulito, puntando su personaggi dai grandi occhi e dalle chiome ribelli, nonché su spettacolari scene di combattimento.
Il volume Burning Blood è stato pubblicato più di 20 anni fa (è datato 1996), ma ancora oggi rappresenta ottimamente questa visione eroica e spettacolare dei protagonisti dei suoi titoli, ulteriormente evidenziata dal grande formato (ben 26 per 33 centimetri) che consente alle illustrazioni a tutta pagina di colpire il lettore con tutta la loro forza evocativa.
Kurumada non è, e non sarà mai, un virtuoso del disegno, ma quelle figure dal tratto pulito e semplice continueranno ad accattivarsi la simpatia dei giovani lettori ancora per lungo tempo.
In Italia il volume può essere richiesto a fioridiciliegioadriana@gmail.com.





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