mercoledì 29 giugno 2016

MACARONI WESTERN


È strano che un libro del genere esca in Giappone invece che in Italia. Gli spaghetti western nascono nel nostro Paese, ma il Giappone da sempre li ama e li valorizza. Basta andare nelle librerie giapponesi e si troverà una vastissima collezione di DVD dedicati a questi film tutta polvere, pistole e barbe sfatte. Solo che i jappi li chiamano macaroni western, chissà, forse perché gli piace di più quel tipo di pasta. Comunque sia, questo volume di grande formato e ottimamente stampato a colori, raccoglie una miriade di locandine di film, prevalentemente italiane ma anche giapponesi, americane, francesi, tedesche. Una gioia per gli occhi e un ripasso di una cinematografia spesso considerata di serie B eppure estremamente piacevole e grado di resistere al tempo (e alle latitudini a quanto pare). Le locandine sono quasi sempre a tutta pagina, e i brevi testi sono bilingue (giapponese e inglese). Ma qui, più che da leggere, c'è da guardare, e da sognare.
Il volume può essere richiesto a fioridiciliegioadriana@gmail.com, che ha anche dischi a 45 giri con musiche degli stessi film.






lunedì 20 giugno 2016

GATTI A TOKYO


Masayuki Oki se ne è andato a spasso per Tokyo fotografando i gatti che incontrava per strada, con una predilezione per quelli un po' particolari, selvaggi, curiosi, in pose inusuali, stravaganti. Ne è venuto fuori un bel libretto, piacevolissimo da sfogliare, dal titolo Busanyan (traducibile a l'incirca come "Gatti terribili"). In Italia il volume è acquistabile presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.



martedì 14 giugno 2016

KUNIYOSHI UTAGAWA, I GATTI E IL MANGA


Kuniyoshi Utagawa (1797-1861), è stato uno straordinario artista giapponese di ukiyo-e, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, stampe ottenute tramite una particolare tecnica xilografica basata sulla riproduzione di un’immagine su apposite tavolette di legno di ciliegio. In Occidente è meno noto dei Hokusai, Hiroshige e Utamaro, ma in Giappone gode di grande popolarità, non solo per le sue opere, ma anche per lo straordinario affetto dimostrato nei confronti degli animali e dei gatti in particolare. Infatti, se gli occidentali ricordano principalmente le sue immagini di samurai e di ronin, i giapponesi sorridono ripensando alle sue splendide immagini di gatti. I gatti Utagawa li vedeva e accarezzava tutti i giorni. Pare, infatti, che nella sua casa ne circolassero cinque o sei, addirittura dodici secondo alcune fonti, e che lui disegnasse con almeno un gatto in grembo o infilato nel kimono. Non stupisce, quindi, che questi amici a quattro zampe siano finiti all’interno di moltissime sue opere, probabilmente centinaia. Praticamente ogni qualvolta realizzava una stampa con una donna questa era accompagnata da un gatto. Utagawa si permise anche qualche divertissement, come abbinare un gatto a ognuna delle 53 stazioni della Tokaido. Quest’ultima è la strada che collega Edo (l’antica Tokyo) a Kyoto e lungo il cui tragitto vi sono, appunto, 53 stazioni di sosta ben note ai viaggiatori del tempo. Il “collega” Hiroshige dedicò a ogni stazione un paesaggio (le famose 53 vedute di Tokaido), Utagawa preferì dedicarle un gatto.
L'affetto per i gatti era tale che in alcuni casi assunse anche lo pseudonimo Gobyokai, letteralmente “maestro dei cinque gatti”.
In Giappone è stato dedicato un libro a Utagawa e ai suoi amici quattrozampe, dal titolo Cats in Ukiyo-e (il titolo è in inglese poiché il libro è bilingue: giapponese e inglese), mentre il mangaka Tetuzoh Okadaya sta realizzando un manga sulla vita di Kuniyoshi Utagawa. Entrambi sono acquistabili in Italia presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.



martedì 7 giugno 2016

PASSEGGIARE PER TOKYO


Valido disegnatore e viaggiatore curioso, Florent Chavouet mostra come si possa raccontare una città con le immagini invece che con le parole. Una permanenza di qualche mese nella metropoli giapponese è l’occasione per realizzare centinaia di illustrazioni, che esplorano gli aspetti caratteristici, quotidiani, curiosi, divertenti, sbalorditivi di quel calderone di persone, mode, costruzioni e mezzi che è la capitale del Giappone. Attento osservatore della realtà e dei suoi dettagli, Chavouet usa matite e pastelli per belle immagini a tutta pagina nelle quali riesce a riportare sulla carta non solo l’aspetto esteriore delle cose, ma anche un pizzico dell’atmosfera che le circonda. I vicoli cittadini, i cibi esotici, gli eroi televisivi, lo street fashion, tutto viene immortalato in modo realistico e ironico al medesimo tempo. Un affascinante caleidoscopio di immagini, consigliato sia a chi a Tokyo non c’è mai stato, sia a chi la conosce molto bene. Dimenticavo, sanpo significa “passeggiata” e sfogliare il volume è un po’ come passeggiare per la vie di Tokyo. 


Titolo: Tokyo Sanpo
Autore: Florent Chavouet
Pagine: 208
Editore: Editions Philippe Picquier
© Florent Chavouet


LO ZEN E L'ARTE DI MANGIAR BENE