domenica 24 febbraio 2019

DIARIO DI UNA SCOMPARSA


Finalmente un editore italiano si decide a pubblicare questo manga di Hideo Azuma, appena annunciato da J-Pop.
Chi ritiene che la vita dell’autore di fumetti sia tutta rose e fiori dovrebbe studiarsi con attenzione proprio quella di Hideo Azuma, artista abbastanza noto anche nel nostro Paese, la cui vita e la cui carriera professionale sono costellate di crisi dovute a super lavoro e a eccesso di stress. Ma partiamo dal principio. Hiroshi Azuna nasce il 6 febbraio del 1950, sulla fredda isola di Hokkaido, e debutta nel mondo dei manga nel 1969, a soli diciannove anni. Sin dall’inizi si dimostra un mangaka versatile, spaziando tra i generi più vari, dalla fantascienza, all'azione, all'erotico. Pubblica su varie riviste, ma soprattutto su Shonen Champion e su Princess, la prima diretta a un pubblico maschile, shonen, la seconda a un pubblico femminile, shojo.
Nel 1979 crea Shiberu, considerato il primo lolicon manga, ovvero un fumetto aventi quali protagonista ragazzine dalla forte attrattiva erotica, che si rifanno alla Lolita del romanziere Vladimir Nabokov. Per questo motivo si guadagna il titolo di “padre dei lolicon”. I suoi manga più celebri, che lo rendono noto in Occidente, restano però quelli umoristici. In particolare la serie in due volumi del 1979 Olympos no Polon (“Polon dell'Olimpo”), parodia degli dei greci e dei loro vizi, ance se lo stesso Azuna confessa di essersi scarsamente documentato sull’argomento: “odio dover cercare il materiale per disegnare i miei fumetti. Anche per questa serie ho consultato solo un libro, e neanche l’ho letto tutto. Ho letto solo le storie che mi interessavano di più per prendere degli spunti. Se avessi usato in maniera più ortodossa i racconti antichi, forse nessuno avrebbe comparto il mio fumetto.” Il manga viene trasformato in serie televisiva nel 1982 nota in Italia come C’era una volta Pollon. Motore delle vicende è la protagonista, Pollon, ragazzina graziosa e dalla bionda chioma adornata di alloro, vivacissima figlia del dio Apollo, con cui vive nell'Olimpo, la casa di tutte le divinità. Ama cantare e talvolta cerca di intrattenere tutti i suoi amici obbligandoli ad ascoltarla, nonostante sia incredibilmente stonata. È grande amica di Eros, dio dell'amore, anche se il loro rapporto è molto conflittuale, soprattutto a causa di Pollon che lo prende continuamente in giro per il suo aspetto. Il sogno della piccola Pollon è diventare una dea a tutti gli effetti, perciò tormenta ogni divinità dell'Olimpo perché esaudisca il suo desiderio.
Altra serie molto popolare, sia sotto forma di manga sia come anime, è Nanako S.O.S., da noi conosciuta come Nanà Supergirl.
A questo punto la vita di Azuma potrebbe sembrare un’esistenza costellata di successi e felicità, in realtà l’iperlavoro lo trascina più volte in una spirale di stress impossibile da reggere. Nel 1989 diviene un barbone, nel 1992 svolge l’attività di operaio, nel 1998 è preda dell’alcolismo. Ogni volta, faticosamente e con l’aiuto della famiglia, riesce a superare i momenti difficili e a tornare ai manga, ma a costo di grandi sacrifici. Tutto ciò è narrato, con garbato umorismo, in quella che è probabilmente la sua opera più importante, Shisso Nikki (“Diario di una Scomparsa”) che vince il Gran Premio del 2005 al Japan Media Arts Festival nella sezione Manga. Senza remore e senza imbarazzo, Azuma, col suo tratto semplice e pulito, vi narra le difficoltà e gli angoli oscuri di una professione troppo spesso mitizzata.

Per tutte le immagini ©Hideo Azuma



mercoledì 6 febbraio 2019

MADE IN JAPAN


Dare vita a un'antologia a fumetti è impresa più complessa di quanto non sembri. È necessario trovare un solido filo conduttore, amalgamarvi attorno un gruppo di autori molto differenti tra loro per stile ma equilibrati nel complesso, realizzare storie brevi senza essere banali e soprattutto senza cedere alla tentazione di renderle solamente uno spettacolo visivo. Made in Japan riesce a far convivere ognuno di questi tasselli in un puzzle perfettamente riuscito. Sedici autori, otto francesi e otto giapponesi, recatisi in differenti località dell'arcipelago nipponico debbono fissare sulla carta emozioni, dettagli, impressioni su ciò che sta intorno a loro. Lo fanno molto bene, in piena libertà, ognuno con una sensibilità, una narrazione, un disegno personalissimi. Mentre quelli nipponici appaiono più legati alla tradizione, al Giappone classico con i suoi dettagli affascinati e le sue leggende misteriose, gli occidentali paiono incantati e frastornati dalla sua modernità e dalla differente mentalità locale. Il risultato finale, che si legge avidamente, è un caleidoscopio di immagini e imput che provoca un irrefrenabile desiderio di prendere il primo aereo diretto in Giappone, per vivere di persona quanto assaporato attraverso il filtro creativo degli artisti. Il volume è uscito diversi anni fa (nel 2007), ma se riuscite a trovarlo in qualche libreria, o sulle bancarelle dell'usato, non fatevelo sfuggire..

AA.VV., Made in Japan, Coconino, 16,00 EURO