sabato 31 dicembre 2016

LO SPORCO (E SEXY) DUO


È un semplice divertissement questo vecchio volume completamente illustrato (neanche una parola al suo interno!) dedicato alle Dirty Pair e acquistabile in Italia da fioridiciliegioadriana@gmail.com.
Ma chi sono le Dirty Pair?
Kei e Yuri, le discinte ragazze che compongono il duo soprannominato “Dirty Pair” sono al soldo dell’agenzia privata WWWA (World Welfare Work Agency). Kei e Yuri lavorano in coppia col nome in codice “Lovely Angels”, ma si guadagnano sul campo un nomignolo più appropriato: “Dirty Pair”. Le due infatti portano a termine le missioni loro affidate, ma nel farlo causano così tanti danni da risultare più deleterie che utili.
Tutto comincia con un un paio di racconti lunghi dello scrittore di fantascienza Haruka Takachiho, che nel 1980 portò sulla carta le prime avventure di queste due agenti private del futuro. Per creare le ragazze, Takachiho, appassionato di wrestling, si ispira a una coppia di lottatrici e a un paio di assistenti dello Studio Nue, in seguito responsabile di tutte le produzioni animate dedicate a Yuri e Kei.
La prima apparizione in video dello Sporco Duo risale al 1983, ma è solo una comparsa, sono infatti ospiti in Crusher Joe, lungometraggio sceneggiato dal loro “papà” Takachiho e che vanta il character design di Yoshikazu Yasuhiko. La serie televisiva interamente dedicata alle due scavezzacolle spaziali parte invece nel 1985 e da lì in poi è un continuo succedersi di iniziative animate che le riguardano.
Tra i motivi del successo della coppia vi sono le avventure movimentatissime, le situazioni fortemente distruttive, la carica ironica, gli sfondi e i mezzi fantascientifici, ma soprattutto il sex appeal di cui sono dotate le protagoniste, non a caso le loro divise sono disegnate apposta per esaltarne le forme slanciate.




venerdì 30 dicembre 2016

DALLE BOTTIGLIE ALLE RIVISTE


Ha almeno una decina d'anni sulle spalle questo volume sul meglio della grafica giapponese, ma è ancora affascinante.
A volte l'arte si nasconde nei piccoli oggetti quotidiani. O se non proprio l'arte quantomeno il gusto per il disegno, la grafica, l'immagine. E in Giappone i beni di largo consumo beneficiano di un'attenzione particolare per tutto ciò che riguarda il packaging. Lo si può ben comprendere sfogliando questo bel volume (dal prezzo ridicolo per il suo numero di pagine, più di 350) sulla grafica giapponese, ove sotto il termine “grafica” vengono raccolti poster, pubblicità, cover di riviste, bottiglie, lattine, scatole di dolciumi e molto altro ancora. La quantità di “grafiche” raccolte rende difficile riassumere in poche righe i contenuti del volume, le sue suggestioni, ma certo si rimane colpiti dall'eleganza sobria e funzionale che caratterizza il packaging, contrapposta all'affollamento di messaggi presenti sulle cover delle riviste. In ogni caso, risulta evidente quanto in Giappone si presti cura nella creazione dei “messaggi” che ogni campagna pubblicitaria, ma anche ogni prodotto, deve lanciare ai suoi potenziali “riceventi”. In una società sovraffollata, di persone come di stimoli, solo chi riesce più efficacemente a comunicare può raggiungere il proprio obiettivo, pubblicitario o pratico che sia. Ecco quindi che una scritta, una font, la curva di un collo di bottiglia, il colore di una scatola di saponette divengono dettagli importantissimi. Un libro ipnotico.




GISELA KOZAK & JULIUS WIEDEMANN, Japanese Graphics Now!, Taschen, 9,99 euro

GIAPPONE. SPIRITUALE, ANTICO, IPERMODERNO.


Riporto dalla scheda dell'editore.

Un viaggio emozionante e autentico dentro il Giappone. Il lettore viene condotto per mano, in modo più coinvolgente rispetto a una classica guida turistica, in questo arcipelago che affascina e disorienta, dalla modernità sconcertante di Tokyo ai più sperduti villaggi rurali. E' l'occasione per scoprire un popolo raccontato attraverso le pieghe preziose della sua tradizione e della sua cultura, apparentemente contraddittoria. Emerge una ricchezza insospettabile di spiritualità e tecnologia, esperienze e ambienti umani unici al mondo, in un territorio incessantemente modificato dalle forze del mare, del vento e del sottosuolo. L'integrazione dell'uomo con la natura diventa una filosofia di vita, anche quando si devono affrontare le devastazioni di terremoti e tsunami. Ecco il Giappone come non è mai stato raccontato.

Titolo: Giappone
Autore: Stefano Vecchia
Editore: TAM
pagine: 160
prezzo: 9,50 euro

IL RUSSO CHE AMA IL GIAPPONE


Ilya Kuvshinov è un giovane e valente artista russo innamorato del mondo dei manga e degli anime. A tal punto che si è trasferito a vivere a Tokyo, lavora per compagnie locali e ha sviluppato uno stile tipicamente giapponese. Centinaia di sue illustrazioni sono raccolte in Momentary, illustration book dall'insolito formato quadrato pubblicato a fine 2016 in Giappone in edizione bilingue (giapponese e inglese) anche se i testi sono in realtà ridottissimi, una colonnina di parole in apertura di ognuno dei 6 capitoli di cui è composto. Straripanti sono invece le immagini, a tutta pagina, da schizzi a matita (decisamente minoritari) alle immagini colorate al computer. Appare immediatamente evidente la sua predilezione per i soggetti femminili, generalmente adolescenti, in illustrazioni che per formato e taglio (primi piani e mezzi busti) ricordano un po' le polaroid. La colorazione elettronica conferisce loro un po' troppa freddezza, ma quegli occhioni giganti (lo avevo detto che è tipicamente jap) sono a dir poco sognanti. Un capitolo è incentrato su immagini a tema SF, sempre con ragazze però, che mostra qualche debito a serie come Evangelion. Tra le immagini più belle (quantomeno per chi scrive) quelle con sfondi cittadini giapponesi e gli schizzi in b/n di gente comune in metropolitana, suggestive fotografie della realtà quotidiana. Nel complesso, davvero un bel volume, acquistabile in Italia da fioridiciliegioadriana@gmail.com.








lunedì 12 dicembre 2016

LA DIVINA COMMEDIA DI GO NAGAI


L'editore J-Pop ha recentemente riproposto il manga in tre volumi La Divina Commedia. Che Go Nagai, il suo autore, fosse un fine conoscitore della Divina Commedia di Dante Alighieri lo si sapeva da lungo tempo. I suoi Mao Dante e Devilman sono frutto anche di quella lettura, senza contare le citazioni in altre opere. Ma con questo manga l'autore si spinge molto oltre, arrivando a confezionare un adattamento per immagini dell'immortale libro. E lo fa con una cura che ci si aspetterebbe da un italiano, addirittura da un fiorentino, piuttosto che da un giapponese. Non solo, Nagai ha evidentemente studiato le illustrazioni di Gustave Doré, che ripropone adattandole alle esigenze del manga. Con il suo tratto un po' grezzo riesce a comunicare lo stupore e l'angoscia che colpiscono Dante durante la traversata dell'Inferno, mentre le fitte linee cinetiche ben si sposano col tratteggio tipico delle incisioni di Doré, fondendosi con un risultato sorprendente, moderno e classico al contempo. La serie mostra quanto il libro di Dante sia ancora fresco e attuale e quale sia la forza narrativa del medium fumetto. Certo i puristi storceranno il naso di fronte alla volgarizzazione del testo dantesco (brevi versi sono presenti solo in apertura dei capitoli), ma certo è che che il manga di Nagai ha portato la Divina Commedia al vasto pubblico giapponese (che certo non è in grado di leggerla in originale) e ora consente anche agli italiani di goderne in una nuova veste. Da portare a scuola.

TOKYO TRANSIT


Dalla scheda dell'editore.

Alberto Roi e Thomas Asca si conoscono fin dai tempi dell'università. La loro è l'amicizia dei naufraghi, di chi è diventato maestro nell'ondeggiare senza risolversi. Ma in una Tokyo troppo nitida per poterne fraintendere la fine, e troppo disturbata per mettersi in salvo, c'è bisogno di appigli; anche solo per certificare d'essere persi. E allora Alberto si aggrappa a Motoko, dolente padrona di casa sull'orlo della vecchiezza e monaca delle inquietudini, mentre Thomas, dedito a un colto rapporto con la cocaina, si stordisce di lavoro portando a spasso turisti in astinenza d'emozioni. Accompagnando quattro businessmen americani nel gelo cauterizzato di una giornata di fine 2005, i due avviano la traduzione automatica di un viaggio che diventa transito, di una città che si fa confezione per le sue stigmate. Ne esce un'epopea caustica e bruciante, raccontata con una lingua iperbolica che abbatte a scudisciate i mulini a vento di una contemporaneità fieramente disperata. Perché i giapponesi, parafrasando Kafka, non sono altro che pensieri suicidi nella mente di Dio.


  • Autore: Fabrizio Patriarca
  • Copertina flessibile: 308 pagine
  • Editore: 66th and 2nd (20 ottobre 2016)
  • Collana: Bookclub
  • Prezzo: 18,00 euro