Difficile spiegare cosa sia un
mandala. Si tratta di un termine sanscrito che originariamente significava cerchio, disco, alone, ma anche distretto, territorio. In seguito venne utilizzato per indicare un cerchio magico, infine per designare una mappa cosmica, un simbolo dell'universo. Spesso sono disegni geometrici combinati in modo complesso e armonioso. In un certo senso, il libro "Giappone Mandala" è il tentativo di rappresentare attraverso una serie di immagini (e quindi di simboli) un micro universo, quello giapponese. Il volume, uscito in lingua inglese nel 1971 (stampato qualche anno fa in Italia e riproposto recentemente in edizione economia), raccoglie infatti più di trecento foto, accompagnate da testi esplicativi e capitoli introduttivi, che vanno a comporre un complesso mosaico teso a rappresentare la realtà giapponese. Come ogni universo anche questo, in particolare questo, è ricco di contraddizioni, per quanto affascinanti e talvolta stridentemente armoniose (concedeteci questo ossimoro). Il Giappone, da lungo tempo in bilico tra tradizione e modernità, passato e futuro, si dipana sotto gli occhi del lettore, incantato da parole e immagini sulla natura, la cultura, le persone, il territorio, l'arte, la calligrafia, l'architettura, il folklore. Un ritratto in divenire, dopotutto gli universi si espandono in continuazione, realizzato da un “pittore” d'eccezione, quel Fosco Maraini che dedicò gran parte della propria esistenza allo studio delle culture orientali.
Giappone Mandala, di Fosco Maraini, Electa, 19,90 euro
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