giovedì 6 gennaio 2022

SPECIAL EIKO HANAMURA



Nata il 9 novembre del 1929 e scomparsa il 3 dicembre del 2020, Eiko Hanamura rappresenta un importante tassello nella storia dello shojo manga.
Dopo il diploma si iscrive alla Joshibi University of Art and Design di Tokyo nella speranza di intraprendere una carriera artistica, ma incontra l'attore teatrale Eiji Hanamura, se ne innamora, lascia il college, si sposa e si trasferisce a Osaka. I due vivono in un appartamento sopra una libreria che affitta manga, tra cui opere di Osamu Tezuka e Sanpei Shirato. Siamo alla fine degli anni Cinquanta e il proprietario della libreria è anche un mangaka, di cui Eiko diviene assistente. Nel 1959 fa il suo esordio in solitario col racconto “Purple Fairy”, mentre nel 1964 debutta sulla rivista Nakayoshi con Shiroi Hana ni Tsuzuku Michi (“La strada che porta ai fiori bianchi”). Seguono diverse altre serie, fino agli anni Settanta quando comincia a rivolgersi a un pubblico più adulto, per esempio con la serie semi autobiografica Hanakage no On'na (“Una donna all'ombra dei fiori”). Collabora anche con autori affermati nel settore della suspense e del mistero. 
Se nei suoi primi lavori dominano le ragazzine dai colori vivaci e dai grandi occhi spalancati e scintillanti, in seguito il suo tratto si fa più maturo e realistico, riuscendo a tratteggiare, oltre alle situazioni romantiche, anche quelle drammatiche.
Questo volume di piccolo formato ospita diverse illustrazioni, un manga completo e diversi testi in giapponese, tra cui interviste agli autori che l’hanno conosciuta.


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